Perchè il marketing fieristico non può più essere solo espositivo?
Per anni, partecipare a una fiera significava semplicemente esserci. Uno stand ordinato, qualche roll-up ben posizionato, brochure, biglietti da visita e magari un gadget brandizzato erano più che sufficienti per sentirsi soddisfatti. Tutto sommato, anche catturare l’attenzione dei visitatori era più semplice.
Ma oggi lo scenario è profondamente cambiato.
Le fiere sono diventate ambienti altamente competitivi, dove le aziende si contendono non solo lo sguardo del pubblico, ma il suo tempo, la sua attenzione e, soprattutto, la sua memoria. I visitatori si muovono rapidamente da uno stand all’altro, sommersi da immagini, suoni, schermi e stimoli di ogni tipo. E il rischio è concreto: risultare invisibili o – peggio – dimenticabili.
Per questo serve un’idea che colpisca, che trasformi uno stand in un momento da ricordare e il visitatore in un potenziale cliente. È qui che entra in gioco il marketing esperienziale, un approccio che ha l’obiettivo di generare un legame autentico tra brand e pubblico, grazie ad attività immersive, coinvolgenti e capaci di lasciare il segno.
Se sei un’agenzia di eventi o un’azienda in cerca di soluzioni originali per la prossima fiera, in questo articolo troverai ispirazione concreta e un nuovo punto di vista su come comunicare il tuo brand in modo memorabile.



Cos’è il marketing fieristico e come si sta evolvendo?
Il marketing fieristico è l’insieme delle attività strategiche e operative volte a valorizzare l’identità e i valori aziendali all’interno di uno spazio espositivo, creando un’interazione diretta con il pubblico. È quindi una leva fondamentale per attrarre visitatori realmente interessati, prolungare la permanenza allo stand, generare lead di qualità e amplificare la brand awareness oltre i confini dell’evento.
Con l’evoluzione delle fiere – da semplici vetrine statiche a contesti dinamici dove raccontare, coinvolgere e far vivere il brand in prima persona – oggi il marketing fieristico più efficace punta su interazione, creatività e impatto emotivo per differenziarsi dalla concorrenza. Infatti, i format più adottati dalle aziende più lungimiranti sono pensati per:
- stimolare i sensi;
- favorire la partecipazione attiva del pubblico;
- generare contenuti memorabili e facilmente condivisibili;
- rafforzare il posizionamento del brand attraverso attività coerenti con i suoi valori.
Ma prima di passare a un esempio concreto di format di stand activation multisensoriale che unisce le neuroscienze al marketing esperienziale, vediamo quali sono gli elementi che rendono efficace un’esperienza fieristica.
Le 4 leve chiave per un marketing fieristico efficace
Per trasformare una fiera in un’opportunità concreta di comunicazione e non in un semplice costo a budget, è utile scomporre l’esperienza in quattro dimensioni chiave, che insieme determinano l’efficacia dell’intervento:
- Attrazione
- Interazione
- Memorabilità
- Lead generation
Vediamole nel dettaglio.
La prima leva è l’attrazione: lo stand deve emergere nel contesto visivo della fiera, non solo con una progettazione scenografica curata, ma con un’idea distintiva che sappia comunicare in pochi secondi l’unicità del brand. Subito dopo viene l’interazione, intesa come la capacità di attivare il pubblico. Oggi i visitatori non vogliono più essere spettatori passivi, bensì desiderano partecipare, entrare nella narrazione, sentirsi parte integrante dell’identità del brand.
A questo punto, entra in gioco la terza leva: la memorabilità. Un’esperienza efficace è quella che lascia un ricordo, che fa parlare di sé anche dopo giorni o settimane. In un contesto dove tutto è effimero, a fare la differenza è ciò colpisce emotivamente, sorprende, genera racconto. Infine, non possiamo dimenticare l’obiettivo più concreto e misurabile: la lead generation. Tuttavia, anche qui il paradigma è cambiato: i contatti più interessanti non derivano da moduli frettolosi o badge scannerizzati, ma da scambi autentici, costruiti su esperienze significative.
È in questo equilibrio tra attrazione, interazione, memorabilità e lead generation che BrainArt si inserisce come soluzione innovativa: un’unica esperienza integrata, in grado di attivare tutte e quattro le leve con coerenza, creatività e misurabilità.
BrainArt: la tecnologia che trasforma i visitatori in protagonisti
BrainArt è un’attività esperienziale, nata dall’incontro tra neuroscienze, tecnologia e innovazione. Non si tratta di un semplice effetto wow, né di un gadget da esibire, ma di un nuovo modo di attivare relazioni significative tra brand e persone, rendendo tangibili le emozioni. Al cuore del progetto ci sono gli algoritmi proprietari sviluppati da Vibre, azienda italiana specializzata in neurotecnologie, che consentono di tradurre l’attività cerebrale del partecipante in rappresentazioni visive uniche.
Il funzionamento è tanto semplice quanto affascinante. Il visitatore indossa un dispositivo EEG leggero e non invasivo, che rileva in tempo reale l’attività elettrica del cervello. A partire da questi segnali, il software BrainArt genera una composizione grafica che racconta lo stato mentale ed emozionale della persona in quel preciso momento.
Ma il vero punto di forza è che l’opera non resta confinata a uno schermo, bensì viene stampata all’istante e consegnata in un pieghevole brandizzato, elegante e pronto per essere condiviso sui social. In questo modo, ogni visitatore diventa autore di un’opera e protagonista di una narrazione – scientificamente fondata – che intreccia tecnologia, emozioni e identità del brand.



Perchè la stand activation con BrainArt funziona nel marketing fieristico?
Nei contesti fieristici dove le persone sono esposte a differenti stimoli e spesso reagiscono con disattenzione o indifferenza, BrainArt si disitingue per la sua capacità di generare un’attenzione autentica, che nasce dalla curiosità e si trasforma in partecipazione attiva. A differenza di molte attrazioni che catturano per pochi secondi, BrainArt invita il visitatore a fermarsi, a interrogarsi, a lasciarsi coinvolgere. Cosa sto pensando? Cosa sto provando? Che forma avranno le mie emozioni?
L’esperienza BrainArt incarna appieno il concetto di stand activation, una delle espressioni più efficaci del marketing esperienziale in fiera. Nel dettaglio, si tratta dell’integrazione di elementi interattivi e immersivi nello spazio espositivo per trasformare naturalmente lo stand da semplice vetrina a luogo dinamico di conversazione, scoperta e relazione.
Inoltre, le aziende che integrano BrainArt nella loro strategia fieristica riscontrano benefici su più fronti:
- Maggiore visibilità e afflusso allo stand
- Lead più qualificati e con un alto tasso di interesse
- Maggiore qualità dell’interazione tra visitatori e personale commerciale o di marketing
- Posizionamento del brand come innovativo, umano e centrato sull’esperienza
- Contenuti spontanei generati dai visitatori e condivisi sui social
Dopotutto, chi vive un’esperienza BrainArt tende a parlarne, a condividerla, a ricordarla. Ed è proprio questo che trasforma una presenza in fiera in una vera occasione di connessione duratura con il proprio pubblico.
Case studies: idee marketing esperienziale per fiere con BrainArt
Negli ultimi anni, BrainArt ha trasformato centinaia di visitatori fieristici in veri e propri artisti. Dall’ambiente alla finanza, si adatta a contesti molto diversi, come dimostrano i casi di Garc, Fabrick e altri. Per capire come tutto questo si traduca in pratica, vediamo alcuni esempi di aziende che hanno scelto BrainArt per fare la differenza nelle loro fiere.
BrainArt x Garc e Reboot: l’incontro tra neuroscienze, uomo e abiente ad Ecomondo 2024
In occasione di Ecomondo, il principale evento europeo dedicato alla sostenibilità e all’innovazione ambientale, l’azienda Garc e la sua divisione Reboot hanno scelto BrainArt per trasformare il loro spazio espositivo in un’esperienza sensoriale immersiva e unica al mondo.
All’interno del Mirror Cube, una struttura specchiata che rifletteva simbolicamente l’ambiente e il visitatore stesso, i partecipanti venivano guidati in un percorso olfattivo basato su “Eau de Garc”, una fragranza esclusiva sviluppata con il contributo di tutti i dipendenti del gruppo. Grazie alla tecnologia BrainArt, ogni visitatore ha potuto trasformare le proprie emozioni in opera d’arte astratta, generata in tempo reale dall’attività cerebrale e poi consegnata all’interno di un pieghevole che raccontava sia l’esperienza vissuta che il concept della fragranza.
L’iniziativa ha riscosso un enorme successo, con oltre 500 partecipanti e lunghe file di attesa, e ha permesso di comunicare i valori aziendali in modo profondo e memorabile, trasformando il brand da semplice espositore a protagonista della fiera. Per di più, durante Ecomondo si è creato un passaparola spontaneo tra i visitatori, come dimostrano alcune testimonianze raccolte durante l’evento:
- Andate tutti allo stand di Garc per vivere l’esperienza migliore della fiera.” (testimonianza di una coppia, che ha condiviso con noi come questa frase risuonasse tra i visitatori)
- “Questa esperienza ha ripagato il prezzo del biglietto di Ecomondo.” (parole dell’ultima coppia che ha provato BrainArt)



In definitiva, la collaborazione ha evidenziato che anche in fiera, grazie al marketing esperienziale, è possibile lasciare un segno autentico.
BrainArt x Fabrick: il fintech esperienziale al Salone dei Pagamenti 2024
In occasione del Salone dei Pagamenti 2024, Fabrick ha scelto un approccio innovativo, integrando una vera e propria BrainArt Room all’interno del proprio stand. Un ambiente immersivo e insonorizzato pensato per offrire ai visitatori un’esperienza multisensoriale e coinvolgente. Soprattutto il design trasparente della BrainArt Room, realizzato con pareti vetrate, permetteva anche a chi si trovava all’esterno di osservare ciò che accadeva all’interno, creando un effetto magnetico che attirava naturalmente nuovi visitatori allo stand.
Il risultato concreto? 200 opere d’arte generate durante l’evento, equivalenti a 200 persone che hanno vissuto un’esperienza emozionale diretta con il brand Fabrick e 200 lead qualificati con i quali attivare un rapporto. In particolare, come ha sottolineato Paolo Zaccardi, founder e CEO di Fabrick, l’obiettivo era proprio “portare la possibilità di capire le nostre emozioni quando ascoltiamo la musica, trasformando un’attività tipicamente transazionale, come i pagamenti, in un’esperienza relazionale sempre più personalizzata, aumentando così il grado di ingaggio”.
Una collaborazione che ha messo in luce come anche l’embedded finance, non sia solo un servizio, ma un momento intimo, personale e creativo che amplifica la connessione tra cliente e brand.



BrainArt x RICA Haircare: neuroscienze e cosmesi a Cosmoprof Worldwide Bologna 2025
In occasione di Cosmoprof Worldwide Bologna 2025, RICA Haircare ha proposto ai visitatori un’esperienza multisensoriale pensata per celebrare le tre nuove fragranze del brand, ispirate al territorio mediterraneo. L’obiettivo dell’esperienza era quindi valorizzare la componente sensoriale delle fragranze, rendendo tangibile la connessione tra profumo ed emozione grazie alla tecnologia BrainArt, che ha convertito l’attività cerebrale in un’opera visiva unica.
Il risultato è stato un perfetto equilibrio tra marketing esperienziale e storytelling olfattivo. Ogni partecipante ha ricevuto in omaggio il proprio quadro stampato, inserito in un pieghevole brandizzato che spiegava l’esperienza vissuta. Inoltre, il format ha generato notevole interesse e curiosità, con lunghe file e una partecipazione continua in entrambi i giorni dell’evento, permettendo a RICA Haircare di:
- Rafforzare la propria brand identity
- Aumentare il tempo di permanenza allo stand e delle conversioni post-evento
- Generare un contenuto fisico e digitale condivisibile che ha esteso l’engagement oltre l’evento
Un’iniziativa che ha saputo coniugare coinvolgimento reale e storytelling emozionale, rendendo memorabile l’incontro tra visitatore e brand.



BrainArt x Banca Widiba: emozioni al centro della relazione al Salone del Risparmio 2025
Anche il settore bancario ha compreso che, per emergere in fiera, è necessario creare un legame emotivo autentico con il pubblico. Al Salone del Risparmio 2025, Banca Widiba – banca digitale del gruppo MPS – ha scelto un format esperienziale centrato su un valore chiave per il mondo della finanza: la fiducia. Non più solo numeri e consulenza, ma una relazione umana costruita attraverso il linguaggio delle emozioni.
L’attività di stand activation con BrainArt ha attirato un flusso costante di partecipanti, generando interazioni qualificate e un forte impatto emotivo. Quindi, più che uno stand, quello di Banca Widiba è diventato uno spazio da vivere e, in questo modo, l’identità di Banca Widiba si è intrecciata a una narrazione umana e sensibile, rafforzando la percezione di un brand attento non solo alla tecnologia, ma soprattutto alla relazione.



BrainArt x BIG Graniti: emozioni e pietra naturale si trasformano in arte a Marmomac 2025
A Marmomac 2025, BIG Graniti ha scelto di distinguersi con un’esperienza immersiva unica, realizzata insieme a BrainArt e Studium Group. All’interno dello stand, i visitatori hanno vissuto un percorso interattivo che univa tecnologia e creatività: durante la visione di un video istituzionale, la nostra tecnologia ha analizzato in tempo reale l’attività cerebrale dei partecipanti, trasformando emozioni e percezioni in opere d’arte personalizzate.
Ogni opera, accompagnata da una breve interpretazione e stampata su un pieghevole firmato BIG Graniti, ha permesso ai visitatori di portare a casa un ricordo tangibile e unico dell’esperienza. In questo modo, lo stand non solo ha catturato l’attenzione, ma ha generato un legame emotivo e memorabile con il brand, dimostrando come BrainArt possa trasformare la partecipazione fieristica in un’opportunità di connessione autentica e creativa.



Cosa imparare da questi casi?
Tutti gli esempi che abbiamo analizzato condividono un principio chiave: trasformare la visita a uno stand in un’esperienza memorabile. E per farlo non serve necessariamente un grande investimento, ma un’idea innovativa e una tecnologia che consenta di personalizzare, emozionare e lasciare un segno.
Le esperienze come quelle di BrainArt funzionano perché:
- Stimolano i sensi e coinvolgono il corpo, non solo la mente
- Rendono il visitatore protagonista, non spettatore passivo
- Generano contenuti unici e condivisibili, aumentando la reach anche post-evento
- Trasmettono i valori del brand in modo autentico e non convenzionale
Inoltre, offrono un’occasione concreta per misurare KPI rilevanti come:
- Tempo medio di permanenza allo stand
- Numero di interazioni qualificate
- Tasso di condivisione sui social
- Conversioni post-evento
Pertanto, l’evoluzione del marketing fieristico richiede un cambio di prospettiva: dalla semplice esposizione alla creazione di esperienze memorabili. In questo nuovo paradigma, BrainArt non è un’attività accessoria, ma uno strumento strategico per differenziarsi, coinvolgere e creare valore. È un modo per dire: “non ti sto solo parlando, sto parlando con te”. Un’opportunità per costruire relazioni, per raccontare la propria identità attraverso il linguaggio universale delle emozioni.
Se anche tu desideri che la tua prossima fiera sia più di una presenza, ma un vero e proprio momento memorabile per chi ti incontra, contattaci. Con BrainArt, trasformiamo il tuo stand in un’esperienza che lascia il segno – nella mente, nel cuore e sulla carta.