Diciamocelo: se ogni volta che senti la parola immersivo ti immagini catapultato in una stanza buia con proiezioni animate a 360° mentre un violino suona in sottofondo, non sei solo. Le cosiddette esperienze immersive oggi sono ovunque, si assomigliano tutte e durano poco. Bastano un paio di proiettori, qualche video in loop, un titolo d’effetto (“Van Gogh come non l’hai mai visto”) e il gioco è fatto. Immersivo? Forse. Memorabile? Dipende.
Il problema è proprio questo: se tutto è immersivo, allora niente lo è veramente. L’abuso del termine ha svuotato il suo significato originario. Immersivo dovrebbe voler dire “coinvolgente al punto da dimenticarti del resto del mondo”, non “una mostra con proiezioni in loop”. Ecco perché serve una ridefinizione del concetto, una svolta, un approccio che metta al centro la persona, non l’effetto speciale. Ed è qui che entra in gioco BrainArt.
Perché sì, se cerchi un vero sinonimo di esperienza immersiva, la risposta non è “visore VR”, “ambiente 3D” o “realtà aumentata”. Il sinonimo più autentico è coinvolgimento emozionale profondo. È partecipazione attiva. È vivere un’esperienza che nasce da te, con te, per te. E tutto questo ha un nome: marketing esperienziale, ma quello vero. Quello che ti trasforma da spettatore in protagonista. Quello che BrainArt, grazie alle neuroscienze, rende reale.
Cos’è un’esperienza immersiva? (Spoiler: non è solo realtà virtuale)
Nel senso più autentico, un’esperienza è immersiva quando riesce a coinvolgere completamente l’utente, trasportandolo in un altro stato di percezione, attenzione o emozione. Non si tratta solo di guardare qualcosa, ma di sentirsi parte attiva di ciò che accade. È un’esperienza in cui la distinzione tra spettatore e contenuto tende a dissolversi, generando una connessione intensa e spesso multisensoriale – un principio alla base di ogni concept sensoriale per eventi.
Oggi, a rendere possibile – o quantomeno a promettere – questo tipo di coinvolgimento, ci pensano le cosiddette tecnologie immersive, tra cui:
- Realtà virtuale (VR)
- Realtà aumentata (AR)
- Proiezioni 3D/360°
- Installazioni interattive
- Sound design spazializzato
Nei settori dell’intrattenimento, della formazione e dell’arte contemporanea (vedi Van Gogh Experience, ma anche mostre di Klimt, Monet e Frida Kahlo), queste soluzioni vengono spesso vendute come esperienze totali. E in parte lo sono.
Ma c’è un ma.
Se ci si limita a far vedere cose belle, il coinvolgimento rischia di restare passivo. L’utente assiste, osserva, cammina. Ma non interagisce davvero, non influenza il risultato, non costruisce un significato personale. Non basta sentirsi dentro un’esperienza: per essere davvero immersiva, l’esperienza dovrebbe nascere dal partecipante. E questo è il vero salto di paradigma che introduce BrainArt.



Perchè BrainArt è veramente sinonimo di esperienza immersiva
Facciamo chiarezza: BrainArt non proietta Van Gogh su un muro, non ti chiede di indossare un visore, né ti porta in un mondo simulato. Al contrario, ti porta dentro te stesso, lì dove le emozioni prendono forma prima ancora che tu riesca a esprimerle a parole.
BrainArt non mostra cose belle. Le genera. O meglio: le co-crea insieme a te, partendo da un materiale prezioso e irripetibile: la tua attività cerebrale.
Come fuziona l’esperienza BrainArt?
Sembra magia, ma è neuroscienza applicata al marketing esperienziale. Ecco cosa accade, passo dopo passo:
- Il partecipante indossa un dispositivo EEG leggero, non invasivo e comodo per rilevare in tempo reale le sue onde cerebrali.
- Durante l’esperienza viene stimolato con un input sensoriale: può essere una melodia, un profumo, un video, una pietanza. Il cervello, naturalmente, reagisce.
- Il sistema su cui si basa BrainArt raccoglie queste variazioni cerebrali e le traduce in tempo reale in un’opera d’arte digitale.
- L’opera viene spiegata e consegnata al partecipante. È molto più di un semplice gadget, un ritratto unico al mondo dei suoi pensieri ed emozioni, che racchiude un momento autentico e irripetibile.
Il risultato è un’esperienza immersiva nel senso più profondo e meno inflazionato del termine. Non assisti a qualcosa, tu sei l’esperienza. E questo cambia tutto, anche perché, come dimostrano le neuroscienze, gli eventi BrainArt riescono a imprimersi nella memoria in modo unico, lasciando una traccia emotiva duratura e personale.
Non solo immersiva, ma anche:
- Personale: nessuna opera è uguale all’altra, nemmeno se partecipano due gemelli monozigoti.
- Interattiva: la tua presenza, la tua attenzione e il tuo stato mentale modificano il risultato.
- Emozionale: non ti racconta un’emozione, la rappresenta graficamente.
- Tangibile: alla fine non resti con una sensazione effimera, ma con un’opera concreta da portare via (e postare, ovviamente).
Queste caratteristiche rendono evidente come BrainArt non sia un semplice intrattenimento per eventi business, ma un’esperienza che valorizza il brand e crea connessioni autentiche, trasformando ogni interazione in qualcosa di unico e memorabile.
I contesti di applicazione del marketing esperienziale con BrainArt
BrainArt è sorprendentemente versatile. Non è un’installazione che si adatta a un solo contesto o a una nicchia creativa: è un’esperienza modulabile, che si trasforma con naturalezza in funzione del pubblico, dello spazio e dell’obiettivo. Ecco alcuni dei contesti in cui il marketing esperienziale con BrainArt libera tutto il suo potenziale immersivo ed emozionale.



Eventi corporate
Addio gadget anonimi e speech senza anima.
BrainArt è la scelta perfetta per trasformare eventi aziendali, convention, meeting e celebrazioni in esperienze coinvolgenti, capaci di creare connessioni autentiche tra brand e partecipanti.
Ogni persona vive un momento personale che resta impresso nel vero senso della parola, perché un quadro creato con la propria mente non si dimentica.
Fiere e congressi
Hai presente lo scenario tipico in fiera? Stand tutti simili, brochure che si confondono, presentazioni che faticano a lasciare il segno.
Con BrainArt, invece, il tuo stand diventa un magnete emozionale: attrae i visitatori con un’attività interattiva, li stupisce e li lascia con un ricordo concreto – e un forte legame emotivo col tuo brand.
Un’esperienza che fidelizza, senza bisogno di gridare.
Lancio di prodotti in store
Parlare di emozioni legate a un prodotto è importante, ma farle vivere in tempo reale ai tuoi potenziali clienti è tutta un’altra storia.
BrainArt rende i lanci di prodotti esperienze interattive e immersive, dove il pubblico non è più destinatario passivo del messaggio, ma protagonista attivo del racconto del brand. Un modo per dire: “ecco cosa ti farà sentire questo prodotto”.
Team building creativo
Ti immagini un’attività di team building in cui ogni partecipante suona uno strumento con il pensiero o genera un’opera d’arte cerebrale condivisa? Succede con BrainArt o con Neurophonic – la nuova soluzione che si affianca come alternativa a BrainArt – nella sua versione Orchestra, il format in cui i membri del team diventano una vera orchestra.
Il risultato è duplice: si crea un momento ludico, originale e profondamente personale, ma anche un nuovo tipo di collaborazione, fondata sull’ascolto delle proprie (e altrui) emozioni.
I vantaggi dell’esperienza immersiva con BrainArt
Con BrainArt non offri solo un momento coinvolgente, ma un’esperienza che attiva corpo, mente ed emozioni e crea connessioni emotive e sensoriali tra brand e persone. Ecco perché funziona così bene, soprattutto per le aziende che vogliono far vivere un momento irripetibile al proprio pubblico:
- Coinvolgimento totale: l’individuo è parte attiva dell’esperienza, non spettatore.
- Emozione autentica: niente effetti speciali, l’emozione è vera ed è registrata in tempo reale.
- Memorabilità: un gadget si dimentica, un quadro creato con la mente no ed è un ricordo tangibile e unico.
- Personalizzazione: ogni partecipante vive un’esperienza diversa in funzione della sua reazione allo stimolo sensoriale proposto.
- Valore per il brand: rafforza il legame emotivo con il pubblico.
- Condivisione spontanea e storytelling organico: chi non vorrebbe condividere un’esperienza così unica?
In un mondo dove tutto si definisce immersivo – dai musei alle brochure animate – l’unico vero modo per distinguersi è smettere di stupire e iniziare a coinvolgere. Non basta circondare le persone di contenuti: bisogna metterle al centro, renderle protagoniste di qualcosa che parli davvero di loro.
Con BrainArt, l’esperienza immersiva smette di essere uno slogan per diventare una traccia emotiva, un’opera personale, un ricordo indelebile. Non crea solo un “effetto wow”, ma connessione, autenticità e significato.
Quindi, non cercare un sinonimo di esperienza immersiva. Crea semplicemente quella giusta con BrainArt.