Il marketing esperienziale è una strategia di branding e comunicazione che coinvolge i consumatori in esperienze immersive e significative, andando oltre il prodotto stesso per offrire un contatto emozionale. Questo approccio permette ai brand di distinguersi e creare legami duraturi con il pubblico attraverso esperienze interattive, fisiche e digitali, che trasformano l’interazione con il marchio in un ricordo positivo. Negli ultimi anni, il marketing esperienziale è diventato fondamentale per molte aziende, dalle multinazionali alle PMI, per il suo potenziale di differenziazione e di incremento della fedeltà del cliente.
L’evoluzione del marketing esperienziale per gli eventi
Con l’evoluzione digitale e l’impatto della pandemia, il markerting esperienziale si è adattato, integrando soluzioni ibride che combinano esperienze fisiche e digitali. In particolare, le aziende oggi sfruttano strumenti tecnologici per offrire esperienze personalizzate e accessibili anche a distanza, senza compromettere l’interattività. La realtà aumentata, le installazioni multimediali e i giochi interattivi permettono di ampliare la portata di fiere ed eventi, coinvolgendo il pubblico e ampliando il raggio d’azione del brand.

BrainArt: un’eccellenza italiana nel marketing esperienziale
Tra le soluzioni innovative di marketing esperienziale, BrainArt si distingue come un’attività che fonde arte, neuroscienze e tecnologia, progettata per coinvolgere profondamente i partecipanti in eventi e fiere. BrainArt consente di creare arte con la mente. Diventa, a tutti gli effetti, un viaggio introspettivo nella propria mente attraverso input sensoriali. BrainArt traduce i pensieri, i ricordi e le emozioni dei partecipanti in quadri astratti: un vero ponte tra scienza ed esperienza estetica.
Questa combinazione di neuroscienze e tecnologia si allinea con l’obiettivo del marketing esperienziale di creare legami emozionali forti.
Come funziona BrainArt?
BrainArt consente di creare quadri astratti con la mente. Seppur astratti, si tratta di quadri che mostrano linee colorate che si articolano tra di loro in maniera più o meno complessa, fino a costruire spirali. Queste informazioni possono essere scientificamente interpretate e spiegate al singolo utente: ogni quadro è unico, come unica è la mente di ciascuno di noi. Con BrainArt cerchiamo di personalizzare le esperienze in ogni evento, seguendo questi step:
- Scelta dell’input (o degli input) sensoriale: questa è la parte che caratterizza maggiormente l’esperienza tra un evento e un altro. L’input sensoriale può essere di qualsiasi tipo. BrainArt è nato facendo ascoltare brani musicali (uno dei veicoli più comuni per far scorrere emozioni e pensieri in mente); ma possiamo usare trigger olfattivi, esperienze immersive di qualsiasi tipo, visualizzazione di video/immagini e così via.
- Esperienza sensoriale: si decide il lasso di tempo in cui l’esperienza sensoriale deve essere vissuta (ad esempio, per l’ascolto di un brano cerchiamo di stare in 3 minuti di esperienza). In questa fase avviene la raccolta dei dati e, in attesa che l’esperienza culmini nella generazione del quadro, la trasmissione di effetti grafici modulati direttamente dalla mente dell’utente (questo espediente è ottimo per tenere alta l’attenzione degli spettatori mentre un utente sta vivendo la sua esperienza).
- Generazione del quadro: il quadro viene generato in pochi secondi dopo la fine dell’esperienza sensoriale. Soprattutto quando l’input sensoriale è dato dall’ascolto di un brano preferito, questa fase coincide molto spesso con un forte coinvolgimento emotivo.
- Spiegazione del risultato: questa rappresenta la fase culmine dell’esperienza ed è quella che ne dà il valore scientifico. Infatti, in base ai colori e alle sfumature generate e a come le linee si muovono lungo l’opera è possibile spiegare scientificamente come l’utente ha vissuto quell’esperienza.
- Invio del file digitale o stampa: l’opera elaborata viene sempre inviata all’ospite o, su richiesta, possiamo anche stampare sul posto.

Quanto dura una tipica esperienza BrainArt?
La durata di una sessione BrainArt dipende dall’input sensoriale scelto. Data la numerosità del pubblico degli eventi, cerchiamo di non superare i 5 minuti per ogni persona (se l’input sensoriale è un brano a scelta saremo intorno ai 5 minuti, ma se si tratta di una degustazione olfattiva, ad esempio, in un minuto l’esperienza è terminata). Questo aspetto fa parte della progettazione che andiamo a fare direttamente con il cliente nella fase iniziale. Così come la scelta del numero di postazioni da installare. Ogni postazione è costituita da una seduta e da un monitor e da un dispositivo neurale connesso a un computer. Solitamente, in base al numero degli ospiti atteso, si definisce il numero di postazioni e il tempo da riservare a ciascuna esperienza.
Che tipo di coinvolgimento si crea intorno a BrainArt?
BrainArt è uno strumento potentissimo di engagement per diverse ragioni. In primis, l’utente che sta vivendo l’esperienza immersiva avrà di fronte a sé la trasformazione delle sue emozioni e dei suoi pensieri in un’opera d’arte. Una vera e propria estrazione di ciò che la mente prova in quel momento inserita per sempre all’interno di un quadro. Questo porta con sé un carico emotivo molto forte (può essere divertimento, commozione, stupore, nostalgia).
Nel frattempo, il pubblico attorno è in attesa del quadro: ciò che vede in quel momento sono effetti grafici direttamente connessi a ciò che i sensori stanno captando in quel momento, ma il quadro non è ancora generato. Quindi questo porta il pubblico ad attendere con ansia il risultato.
Infine, tutti quelli che hanno provato BrainArt avranno come argomento di discussione il risultato. Gli ospiti si chiederanno a vicenda “A te quale colore è uscito?”, “Cosa ti hanno detto?”. Questo risulterà un bellissimo momento di interazione tra gli ospiti dell’evento.
Un collegamento diretto con l’azienda
Con tutte le realtà con cui lavoriamo cerchiamo di trovare elementi di connessione che permettano di rendere allo stesso tempo memorabile l’esperienza BrainArt e indelebile il marchio (e/o i prodotti e i servizi) dell’azienda. Per tale ragione, BrainArt si configura come massima espressione del marketing esperienziale.
Perchè BrainArt funziona nelle fiere e negli eventi
Oltre a quanto già detto sopra, BrainArt è particolarmente efficace in contesti di fiere ed eventi per una serie di motivi chiave:
- Esperienza multisensoriale: è possibile scegliere uno o più stimoli sensoriali per coinvolgere la mente del pubblico. Questo approccio sensoriale amplifica l’effetto emozionale, rendendo l’esperienza al contempo memorabile e personale.
- Coinvolgimento attivo del pubblico: come detto prima, BrainArt permette ai partecipanti di essere non solo spettatori, ma anche protagonisti, creando opere d’arte interattive basate sulle loro emozioni. Questa personalizzazione trasforma la tradizionale esperienza fieristica in un’attività coinvolgente e unica.
- Elevato potenziale di condivisione: BrainArt generare contenuti visivi di grande impatto, che i partecipanti tendono a condividere sui social media. Questo aumenta la visibilità dell’evento e del brand e può generare un effetto virale che continua anche dopo quello specifico momento.
- Possibilità di lead generation: al fine di inviare l’opera, è possibile acquisire i dati dei partecipanti (ovviamente con le dovute accortezze in termini di privacy) e richiedere iscrizioni a newsletter.
Come implementare BrainArt nella propria strategia di marketing esperienziale
Integrare BrainArt in una strategia di marketing esperienziale consente di sfruttare il pieno potenziale di un evento o di una fiera. Ecco alcune possibili idee:
- Corner interattivi: all’interno dell’evento o della fiera, creare angoli esclusivi dove i visitatori possono provare l’esperienza BrainArt permette di attirare attenzione e di fornire loro un ricordo unico.
- Branding e gamification: BrainArt può essere utilizzato per gamificare l’esperienza, invitando i partecipanti a misurarsi sulla base delle loro emozioni. Questa possibilità è molto richiesta nei casi di attività di team building.
- Esperienze esclusive: ci è capitato di lavorare con gruppi ristretti con esperienze dedicate esclusive (ad esempio, test drive su auto di lusso) con percorsi in città o in natura.
- Dimostrazioni sul palco: è possibile coinvolgere speaker o presentatori, fare dimostrazioni di forte impatto e stupire gli spettatori.
- Esperienze con performer: dai DJ ai musicisti, dai cantanti ai ballerini è possibile generare arte mentre si fa arte. È possibile creare effetti in real-time modulati direttamente dalle sensazioni dei performer.

In definitiva, in un mercato sempre più saturo di messaggi pubblicitari, BrainArt rappresenta una soluzione distintiva nel marketing esperienziale per fiere ed eventi. La fusione di tecnologia, neuroscienze e creatività non solo consente ai brand di distinguersi, ma offre ai partecipanti un’esperienza interattiva unica che aumenta il coinvolgimento e la fedeltà del marchio.
Grazie alla capacità di creare un’interazione profonda e personalizzata, BrainArt si posiziona come uno strumento essenziale per aziende che vogliono andare oltre la semplice promozione e costruire legami autentici con il proprio pubblico.